IL PROGETTO Serra di comunità

 

Vi aspettiamo in collina per ammirare lo splendido foliage autunnale con Bologna sullo sfondo, ma non solo. Le prossime domeniche hanno un significato molto importante per la comunità dei 300 scalini: tutte le attività proposte e gli incassi del rifugio saranno infatti finalizzati alla raccolta fondi per la ristrutturazione della nostra Serra di comunità. Ci servono fondi e risorse, nuove mani e nuove visioni per realizzare il futuribile già da oggi!

Chi ha già frequentato lo spazio avrà già incontrato la nostra serra, che nelle sere d'estate fa da fondale al nostro palcoscenico. A partire dal 2014 l’associazione Teatro dei Mignoli ha avviato un’opera di recupero della serra culminata nella dotazione della stessa di una copertura in telo plastificato e pavimentazione in legno oltre che della costruzione di un forno in terra cruda e di una saletta riparata dove ha sede il laboratorio della banda riciclante. Tale opera di recupero, seppur parziale, ha permesso di supportare l’offerta di promozione sociale/artistica/educativa

STATO ATTUALE: in questo momento, a causa dei sempre più frequenti fenomeni atmosferici di altissima intensità, la serra si trova in uno stato di particolare necessità. Ci stiamo rimboccando le maniche per completare gli interventi essenziali prima dell’inizio dell’inverno, abbiamo bisogno del sostegno di tutti gli amici/e e chiunque sia interessato al continuo miglioramento in chiave sostenibile dello spazio pubblico di cui noi siamo felici custodi. Lo spazio ai 300 scalini non riceve fondi o finanziamenti per la manutenzione del verde e delle strutture presenti, per cui ogni sforzo dei soci e dei nostri sostenitori può fare la differenza!

IL PROGETTO SERRA DI COMUNITÀ: La nostra immaginazione è in realtà molto più ambiziosa. L’obiettivo a medio termine è quello di rendere la serra uno spazio polifunzionale e autosufficiente, in grado di ospitare le esigenze della comunità che lo abita e frequenta. Installeremo un sistema di recupero dell’acqua piovana per innaffiare gli orti e le aiuole fiorite; inoltre, puntiamo all’installazione di un pannello solare che rifornisca la serra della poca energia che consuma. Il nostro obiettivo è sperimentare le best practice di come potrebbero funzionare i luoghi pubblici rigenerati del futuro adottando un approccio di gestione sistemica integrata.

All’interno l’idea è quella di strutturare quattro moduli differenti, comunicanti ma separati, che simbolicamente tracciano il percorso dei 300 scalini:

1.      La   serra delle piante: una prima sezione destinata alla vocazione agricola con semenzaio e vivaio.
      

2.      La   serra della comunità: una seconda sezione destinata alla comunità dei 300, luogo deputato ad ospitare le persone che vivono lo spazio, e come tale luogo fisico d'incontro in cui si discute e si forma la progettualità, catalizzatore di condivisione.
      

3.      La  serra dei talenti e delle sensibilità: luogo deputato ad ospitare la produzione culturale sia in termini di spettacoli / eventi, sia come luogo di residenze artistiche, e tutta la formazione e i laboratori. Questo spazio, che sfocia nel palcoscenico, rappresenta l’ultimo passaggio di tutto il percorso simbolico che parte dai semi ed arriva al frutto della nostra progettualità per il pubblico.

4.      Il forno di comunità: per ovvie necessità dovremo sposteremo lo storico forno del pane fuori dalla serra, installando il nuovo forno modulare all’aperto, in modo da renderlo ancora più fruibile per le prossime giornate del pane ai 300.

Lo spazio Ai 300 scalini ha bisogno di continua rigenerazione, come ci insegna il ciclo della natura intorno a noi, e anche le persone che lo abitano sono in continuo movimento e portatrici di diversità generativa. Motivo per cui siamo sempre pronti ad accogliere nuovi volti, sguardi, mani di chi abbia voglia di imparare, coltivare, progettare e partecipare cu/oltura e socialità. Per abbattere la barriera degli imbarazzi da primi incontri, abbiamo pensato a due domeniche in programma (domenica 30 ottobre e domenica 4 dicembre) chiamate “Open Day”: saranno rivolte a tutte le persone che sono interessate a sporcarsi le mani assieme alla comunità che abita lo spazio Ai 300 scalini, a vivere lo spazio più dall'interno, capirne i meccanismi, conoscere i lavori di manutenzione e quelli più sociali e culturali. Ci presenteremo, lavoreremo assieme seguiti dai referenti dei lavori collettivi, e sarà possibile tesserarsi. 

E non solo. Se non è possibile per te venire direttamente nello spazio durante i giorni di apertura, ma vuoi sostenere il progetto, fai una donazione cliccando qui o attraverso il bottone qui sotto!