Venerdรฌ 26 luglio ore 21
E riapparvero gli animali
Di Teatro delle Ariette
sul testo omonimo di Catherine Zambon con testi di Paola Berselli e Stefano Pasquini
traduzione e regia Paola Berselli e Stefano Pasquini
con Paola Berselli e Stefano Pasquini
Biglietto: 10 € su Vivaticket ๐ACQUISTA QUI
Evento in collaborazione con Entroterre Festival
Ne abbiamo fatti tanti di spettacoli nella vita di prima. L'ultimo, "Trent'anni di grano", ha debuttato a Matera per la capitale europea della cultura nell'ottobre 2019, soltanto un attimo prima che si cominciasse a parlare di pandemia.
Poi i progetti in atto a marzo 2020 sono deragliati, come la vita di tutti. Si รจ fatto del vuoto e in questo vuoto sono apparsi dei fantasmi che hanno cominciato piano piano a prendere spessore e consistenza di materia. La stoffa dei sogni si รจ fatta carne e le parole, i pensieri e i sentimenti si sono coagulati in azioni e relazioni, sono diventati teatro.
Nella primavera-estate 2020 abbiamo creato e messo in scena nei campi delle Ariette E RIAPPARVERO GLI ANIMALI da un testo inedito scritto durante il primo lockdown, aprile 2020, da Catherine Zambon, autrice contemporanea francese.
Ora lo riproponiamo, arricchito di contenuti autobiografici in puro stile "Ariette", e lo presentiamo in una nuova versione adatta a sale, spazi teatrali oltre che per luoghi aperti.
E RIAPPARVERO GLI ANIMALI รจ proiettato in un futuro distopico che assomiglia drammaticamente al nostro presente. La protagonista รจ una donna di settant'anni, che dopo aver attraversato l'Epoca dei Grandi Contagi e il lungo periodo di Riorganizzazione Faunistica e Sanitaria, durante il quale erano stati eliminati tutti gli animali ritenuti colpevoli di essere portatori di malattie, si trova a confrontarsi con la realtร di un mondo nuovo, moderno e crudele, indurito, buio e senza pietร .
Un mondo che il primo maggio di non si sa bene quale anno futuro si ritrova sull'orlo di una catastrofe inaudita.
Quello che ci ha colpiti di questo testo, oltre la fantascienza distopica, รจ soprattutto l'umanitร della protagonista, la sua compassione verso tutte le manifestazioni della vita. Nelle pieghe di questo testo, proiettato nel futuro, l'autrice fa scivolare tutto il nostro presente, indecifrabile, misterioso, enigmatico. E ci sono tutte le domande che in questi mesi, oramai due anni, ci hanno accompagnato senza trovare risposte, quando non si poteva fare teatro, andare al cinema, vedere gli amici, uscire di casa, entrare in un bar... quelle domande che oggi vogliamo condividere con voi.
Il Teatro delle Ariette รจ una compagnia teatrale professionista, fondata nel 1996 da Paola Berselli e Stefano Pasquini insieme a Maurizio Ferraresi, che produce, studia, organizza e promuove teatro in Valsamoggia (Bologna), dove ha costruito con le proprie mani, in mezzo ai campi, il Deposito Attrezzi, ex edificio rurale diventato teatro nel 2017.
I loro spettacoli (piรน di 30 creazioni in 30 anni di lavoro), che hanno fatto piรน di 2500 repliche in sede, sul territorio e in tournรฉe in Italia e in Europa (Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Portogallo), affrontano temi autobiografici del rapporto dell’uomo con le materie prime, con gli animali, con gli altri uomini e con la terra, ne accettano le contraddizioni, interrogano il proprio passato e il futuro cercando nell’attimo presente una condivisione profonda tra attori e spettatori.
Il Teatro delle Ariette non รจ soltanto una compagnia teatrale, รจ un’esperienza, una pratica quotidiana alla ricerca del “luogo” dove arte, vita e lavoro convivono e coincidono. Da anni porta avanti anche attivitร di formazione sul territorio e dal 2015 cura la realizzazione del Progetto di teatro di comunitร Territori da cucire.
Nel 2020 ha ricevuto il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro.
“Il nostro teatro รจ un teatro di terra, fatto con le mani e vissuto nel corpo. La nostra ricerca teatrale รจ un cammino attraverso l’umano, un lavoro continuo e paziente per forzare e aprire quella porta che conduce dentro: nel teatro invisibile del cuore. Lรฌ sta il nostro teatro”.
BIOGRAFIA
Il Teatro delle Ariette รจ la compagnia degli attori-contadini, del teatro da mangiare, dell'autobiografia. Nel 1989 Paola Berselli e Stefano Pasquini lasciano il teatro e vanno a vivere nel podere denominato Le Ariette. Dopo anni di silenzio e di lavoro nei campi, nel 1996 fondano la compagnia con Maurizio Ferraresi. Costruiscono il Deposito Attrezzi, un edificio rurale che diventa la loro sede teatrale. Nel 2000 al festival Volterrateatro debuttano con lo spettacolo “Teatro da mangiare?” e da lรฌ inizia la loro avventura.
Il Teatro delle Ariette รจ un'associazione culturale che produce, studia, organizza e promuove teatro.
E' nata nel 1996 e da allora fa teatro nelle case, nei forni, negli ospedali, nelle scuole, per le strade, nelle piazze, nei campi ma anche nei teatri e in importanti festival e rassegne teatrali nazionali ed europee.
I loro spettacoli hanno fatto piรน di 2500 repliche in sede, sul territorio e in tournรฉe in Italia e in Europa (Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Portogallo).
I loro spettacoli affrontano spesso i temi autobiografici del rapporto dell'uomo con le materie prime, con gli animali, con gli altri uomini e con la terra, ne accettano le contraddizioni, interrogano il proprio passato e il futuro cercando nell'attimo presente una condivisione profondo tra attori e spettatori .
In questi spettacoli, oltre ai pensieri e ai sentimenti, si maneggiano mattarelli, farina, acqua, coltelli e piatti, formaggi, carote, uova, animali, musica di canzoni e suoni di attrezzi, si parla di amore, di gioia, di vita e di morte.
Il nome dell'Associazione viene dal nome del podere dove ha sede: Le Ariette (Castello di Serravalle, ora Valsamoggia, in provincia di Bologna), dove dal 1989 Paola Berselli e Stefano Pasquini (due dei soci fondatori) conducono l'omonima azienda agricola .
Nel 1997 crea e realizza a Castello di Serravalle il progetto A TEATRO NELLE CASE che negli anni successivi si allarga ai Comuni di Bazzano e Monteveglio.
“Abbiamo sempre lavorato spinti dalla necessitร e dal desiderio di portare il teatro contemporaneo nei luoghi della vita, della quotidianitร , dove le persone si incontrano intimamente e si conoscono. Il Teatro ci aiuta a coltivare il senso della comunitร , ci spinge a riflettere sulla nostra storia e il nostro futuro, ci fa emozionare nel presente magico dell'evento spettacolare quando attori e spettatori sono cosรฌ vicini da confondersi in un'unica entitร . I cittadini che hanno aperto le loro case, i loro luoghi ad artisti e spettatori hanno trasformato il loro edificio privato in luogo pubblico di incontro, confronto e cultura. Abbiamo ospitato spettacoli sconosciuti e altri piรน famosi, di singoli artisti o prodotti da teatri stabili, italiani e internazionali, sempre di grande qualitร ”.
Nell'estate del 1999, in mezzo ai campi delle Ariette, costruisce con le proprie mani, in totale autogestione e autofinanziamento, il Deposito Attrezzi , un edificio rurale per il teatro.
Dal 2001 diventa compagnia teatrale professionista.
Dal 2003 al 2021 le attivitร dell'Associazione sono state riconosciute e sostenute dalla Regione Emilia-Romagna e fino al 2014 dalla Provincia di Bologna nel quadro della L. 13.
Dal 2010 conduce le attivitร del Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale.
Dal 2015 cura la realizzazione del Progetto TERRITORI DA CUCIRE .
Nel 2017 il Deposito Attrezzi รจ diventato ufficialmente un teatro.
Quelli delle Ariette sono autori, costruttori e produttori del loro teatro, in tutti i sensi.
Il Teatro delle Ariette non รจ soltanto una compagnia teatrale, รจ un'esperienza, una pratica quotidiana alla ricerca del “luogo” dove arte, vita e lavoro convivono e coincidono.
“Il nostro teatro รจ un teatro di terra, fatto con le mani e vissuto nel corpo. La nostra ricerca teatrale รจ un cammino attraverso l'umano, un lavoro continuo e paziente per forzare e aprire quella porta che conduce dentro: nel teatro invisibile del cuore. Lรฌ sta il nostro teatro”.
Nel 2020 ha ricevuto il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro con questa motivazione: “Al Teatro delle Ariette, gruppo storico ed eroico di teatranti e contadini che fondano nella concretezza materiale dell'esperienza e delle tradizioni della loro terra la loro voce teatrale".
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A piedi: da Villa Spada prendere il sentiero CAI 914, attraversare il parco San Pellegrino fino al belvedere, arrivati in cima sulla sinistra rispetto agli scalini, troverete il cancello di ingresso dello spazio. (Portare una torcia per il ritorno รจ sempre una buona idea, nel caso il telefono si scarichi).
Con i mezzi pubblici: linea 58 dei trasporti pubblici, fermata di salita "Villa Spada", fermata di discesa "Casaglia scuole".
In caso di problemi di deambulazione puoi contattarci al numero +39 328 9529444 o via mail scrivendo a: info.teatrodeimignoli@gmail.com
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